Fra gli esempi che emergono ogni giorno, sull’ultimo: quello del ministro Poletti (del lavoro, “de sinistra”) che ha sputato sui cervelli italiani costretti ad emigrare con frasi da despota saudita ( “Conosco gente che se ne è andata ed è bene che stia via, non soffriamo a non averli più fra i piedi”) e il cui figlio, Manuel Poletti, non emigra perché dirige un settimanale della Provincia di Ravenna (area Lega delle Cooperative) – finanziato da chi? Dalle casse pubbliche: con 191 mila euro annui nel 2015, 197mila nel 2014, e 133mila nel 2013. Più di mezzo milione.

Poletti padre e figlio. Li manteniamo entrambi. Molto bene.
Ecco il Ricco di Stato, con la sua callosa coscienza di privilegiato arrogante, sfrontato nell’accaparrare il fondi pubblici per sé e i suoi cari, senza alcun senso del dovere sociale verso i cittadini che lo pagano. Come liberarci da questi oppressori?
di Maurizio Blondet
Fonte: maurizioblondet.it