Il movimento BLM – Black Lives Matter – ha raccolto ben 10,6 miliardi di dollari in donazioni tra maggio e dicembre 2020, secondo quanto riferisce The Economist in un recente articolo.
Questo enorme afflusso di denaro è arrivato dopo la morte di George Floyd a Minneapolis, Minnesota. La maggior parte proviene da privati cittadini che hanno contribuito sul sito web di Black Lives Matter, gestito , da ActBlue, piattaforma di raccolta fondi del Partito Democratico.
Non appena le grandi aziende hanno capito che c’era un’opportunità per guadagnarci qualcosa dal punto di vista dell’immagine e del marketing, hanno iniziato a donare milioni, se non addirittura miliardi, di dollari al movimento BLM.
Microsoft ha donato circa un miliardo di dollari alle cause favorevoli ai neri, compresi i fondi per la diversità all’interno della propria azienda. Sono quindi arrivati centinaia di milioni di dollari in donazioni da altre grandi aziende come ad esempio la Nike.
Tutte queste grandi aziende vogliono dare di sé un‘immagine “non razzista” e BLM fornisce una via perfetta per raggiungere questo scopo. Almeno sulla carta.
Con tutti i soldi che i BLM hanno raccolto, sicuramente dovrebbero essere in grado di impattare in modo positivo sulla comunità nera. Dopo tutto, le aziende e i singoli individui che hanno donato del denaro desiderano il meglio per i neri.
Il tasso di omicidi neri su neri è aumentato in modo esponenziale da maggio 2020, dopo la vicenda di George Floyd. La povertà nera, l’incarcerazione, l’uso di droghe e la genitorialità single sono oggi più alti che mai.
Il fatto è che Black Lives Matter, come organizzazione, non ha alcun interesse a risolvere i problemi che affliggono l’America nera.
In realtà, cercano di intensificarli. I BLM sono contro la polizia e sono anche contro la struttura della famiglia nucleare, due cose di cui i neri americani avrebbero disperato bisogno in un’epoca in cui la maternità single delle donne nere è dilagante così come lo sono i crimini generati dalle famiglie di madri single.
Le proteste e/o le rivolte che BLM istigano sono modi per raccogliere fondi per coloro che si trovano al vertice dell’organizzazione, e in questo hanno avuto molto successo.
Le donne afroamericane al vertice di Black Lives Matter si definiscono “lesbiche qeer”.
Con questi soldi intendono avviare una rete di banche che finanzino “gruppi afroamericani per i diritti dei gay”, nonostante la maggioranza dei neri americani sia contraria al matrimonio gay.
Nel loro sito hanno scritto che l’obiettivo è quello di promuovere una “rete di affermazione queer” con l’obiettivo di liberarsi dalla stretta morsa del “pensiero etero-normativo”, dicono inoltre di voler combattere contro la “famiglia nucleare” prescritta dall’Occidente e di considerarsi parte della famiglia nera globale.
Quindi, i BLM non fanno parte dell’umanità, senza distinzione di razza o etnia, bensì di quella parte dell’umanità che ha la pelle nera.
Se queste non sono affermazioni razziste….
di Elena Dorian
Fonti:
- https://anthonyblogan.com
- https://www.bloomberg.com
- https://www.economist.com
- https://www.infowars.com
- https://archive.is/1SsUu#selection-851.0-851.50
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