Yahweh e kemosh, due elohim biblici senza potere, uguali uguali: avevano mogli, stessi diritti e mire territoriali… Mauro Bliglino - www.altreinfo.org

Yahweh e kemosh, due elohim biblici senza potere, uguali uguali: avevano mogli, stessi diritti e mire territoriali… Mauro Bliglino

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Ambedue (Yahweh e Kemosh) appaiono piccoli e insignificanti perché governano su popoli di scarsissima importanza storica nel teatro medio orientale in cui dominano egiziani, assiri, babilonesi, ittiti, fenici. Yahweh e Kemosh, questi due elohim di basso grado combattono tra di loro per dei fazzoletti di terra.

In Giudici 11, Jefte, il comandante delle forze israelite, sta combattendo contro Ammoniti, Moabiti… e nella controversia con il re di Ammon dice (versetto 24):

“Non possiedi tu quello che Kemosh, tuo elohim, ti ha fatto possedere? Così anche noi possediamo tutto ciò che Yahweh, elohim nostro, ha dato in possesso a noi”.

Ne ricavo che Yahweh e Kemosh sono evidentemente uguali, hanno gli stessi diritti e gli stessi poteri, nessuno dei due è considerato superiore all’altro.

Insomma, due elohim tra i tanti… Anche a Kemosh, per esempio viene attribuita una compagna come a Yahweh (VIDEO BIGLINO – Yahweh e sua moglie Asherah– come emerge dalle iscrizioni ebraiche di Kuntillat-Ajrud (Sinai), dai papiri di epoca ellenistica trovati ad Elefantina (dove vi era una colonia ebraica che la conosceva con il nome di Anat-Yhw) e dagli ostraka ugaritici*)

Annoto due cose:

1) la prima è che questo è uno dei tantissimi errori commessi dai masoreti che hanno attribuito agli Ammoniti l’elohim Kemoshche invece era l’elohim dei moabiti: pazienza… poco ci importa in questa fattispecie (di errori ne hanno commessi circa 1500, come ha rilevato il Prof. Menachemk Cohen, Univ. Bar-Illan,Tel Aviv).

2) La seconda annotazione è che questi elohim di rango inferiore combattevano tra di loro per dei fazzoletti di terra, mentre i loro colleghi più alti in grado si occupavano dei grandi imperi…

Salomone: nel dubbio, si teneva buono tutti gli elohim

Che Kemosh fosse alla pari di Yahweh lo sapeva anche Salomone, molti decenni dopo.

Egli fa infatti erigere un luogo di culto a Kemosh, così come all’elohim di nome Milkom (1Re 11)l’elohim (vero) degli ammoniti (1Re 11).

Eppure il sapiente Salomone avrebbe dovuto conoscere la differenza abissale e incolmabile tra Yahweh – il presunto dio vero, unico, universale – e Milkom o Kemosh, descritti dalla dottrina come divinità pagane, inerti idoli di pietra, e invece…

Magari Salomone non era saggio come lo si vuole descrivere ma di certo non era uno sprovveduto: salomone sapeva che era bene tenersi buoni tutti gli elohim che operavano in quel territorio: in fondo Yahweh poteva anche scomparire da un momento all’altro e allora il buon senso diceva che era meglio avere rapporti anche con gli altri, almeno con quelli più vicini che avrebbero potuto prenderne il posto

Le battaglie descritte nella stele di Mesha

Un altro aspetto interessante si trova nella stele di Mesha (850 a.C.): iscrizione su basalto nero fatta compilare da Mesha, signore, appunto, dei moabiti.

Tra le altre cose contiene il resoconto di una battaglia per la conquista di un centro abitato; al termine c’è scritto:

(linea 13) “andai e combattei, la presi, uccisi tutti, settemila uomini, ragazzi, donne, ragazze e serve, poiché li avevo votati a Astar-Kemosh…”

Un resoconto, quindi, uguale a quelli che si trovano nella Bibbia (vedasi ad esempio, tra i tanti, il libro di Giosuè) là dove si tiene conto dei morti ammazzati per ordine di Yahweh nelle varie campagne di conquista.

Nella stele di Mesha si dice anche che Kemosh dimorava presso i moabiti nei territori conquistati (linee 9 e 32), esattamente come la Bibbia dice che Yahweh dimorava con il suo popolo (Esodo ecc ecc…).

Vi si legge anche che i moabiti vennero sconfitti nel momento in cui Kemoshsi adirò con il suo popolo (linea 5), esattamente come succedeva ad Israele quando Yahweh era adirato con i suoi (Numeri 14).

Mesha immolò a Kemosh il suo primogenito (2Re 3,27), proprio come Yahweh aveva chiesto in origine ai suoi di fargli passare attraverso il fuoco i primogeniti (Ez 20, 25..).

Insomma i due elohim paiono essere proprio uguali in tutto: stessi diritti, stessi poteri, stesse mire di conquista territoriale, stesse esigenze in termini di sacrifici, stessi ordini di sterminio, stesso atteggiamento geloso e punitivo nei confronti dei loro sottoposti…

 

di Mauro Biglino

Fonte: https://unoeditori.com

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