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L’Islam e la resistenza al Nuovo Ordine Mondiale

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Questo articolo è tratto da http://www.islamweb.net. Si tratta di un sito francese che riflette il punto di vista dei musulmani riguardo all’attuale situazione economico-finanziaria mondiale ed alle spinte verso la globalizzazione e verso un Nuovo Ordine Mondiale. Il sito è quindi religioso ed è caratterizzato da sobrietà e moderazione.

Perché l’Islam è meglio strutturato, rispetto ad altre religioni, per resistere al Nuovo Ordine Mondiale?

Prima di rispondere a questa domanda, ricordiamo brevemente cos’è il Nuovo Ordine Mondiale. Questo concetto geopolitico, noto anche come Governo Globale o mondialismo, è un progetto economico e sociale che mira a indebolire i popoli sovrani affinché si sottomettano a un’oligarchia globalista che ha le sue basi negli Stati Uniti e che fonda il suo potere sul complesso militare-industriale e sul potere delle banche.

Il potere finanziario, è bene ricordarlo, è interamente nelle mani di dinastie bancarie ebraiche le quali, attraverso un sistema di sfruttamento basato sull’usura, si sono arricchiti, e si arricchiscono tuttora, mediante operazioni speculative complesse. Lo scopo di questa stretta mortale è in definitiva quello di ottenere il dominio politico ed economico delle nazioni intrappolate da debiti il cui rimborso risulta essere impossibile.

Il “padre della finanza internazionale”, Meyer Amschel Rothschild (1744-1812), fondatore della dinastia omonima, riassumeva perfettamente l’equazione fondamentale della dominazione moderna:

“Datemi il controllo della moneta di una nazione, e non mi interessa chi farà le sue leggi”.

Gli artefici del Nuovo Ordine Mondiale, i cui sostenitori sono chiaramente identificabili, hanno pazientemente tessuto la loro tela per prendere il controllo dei popoli, delle loro economice e dei sistemi politici. Le oligarchie oggi al potere si proclamano globaliste, per indebolire ancora di più le nazioni prese di mira. Ed organizzano campagne informative per distruggere i valori tradizionali dei popoli, inclusa la loro religione.

In effetti, questo sistema totalitario ha pienamente compreso che le tradizioni e la trascendenza sono ostacoli alla creazione di una società in cui gli individui non hanno più il solo scopo di produrre e consumare, e se non possono produrre di più a causa della disoccupazione, prendere in prestito denaro a tassi proibitivi, fonte di ancor più potere per il sistema bancario.

Quindi, perché l’Islam è sostanzialmente un baluardo a questo sistema che mira chiaramente a gettare l’umanità nella schiavitù, ad abolire i confini e le nazioni, a dissolvere le culture e le religioni o a renderle compatibili con il globalismo attraverso profondi cambiamenti?

In primo luogo, la concezione di famiglia ed il sistema sociale basato sull’aiuto reciproco, sulla generosità e sulla solidarietà, pongono l’Islam in contrapposizione all’individualismo e all’egoismo propugnato dal freddo neoliberismo, che porta invece alla deflagrazione della famiglia e, di conseguenza, della società.

Una società atomizzata composta da individui isolati è debole e non è in grado di resistere all’assalto della governance globale, uno dei cui credo fondamentali è “divide et impera”.

Quindi, nella sua logica di indebolimento sociale, l’ideologia del globalismo mira ad annullare la moralità dei popoli attraverso la diffusione del libertinaggio e delle pratiche sessuali devianti. In effetti, la propaganda dell’oligarchia mira a rendere il cosiddetto matrimonio tradizionale (tra un uomo e una donna) qualcosa di obsoleto e senza futuro, mentre proprio questo modello tradizionale è il solo che può garantire la stabilità e la coesione di una società e rappresentare quindi la sua forza.

L’Islam, per quanto riguarda il matrimonio, propone un sistema semplice, equilibrato e in armonia con la natura profonda degli esseri umani. Lontano dalle bugie della passione e dal piacere immediato venduti dai mass media occidentali, nell’Islam il rapporto tra marito e moglie si basa sul rispetto e sul sano amore.

Inoltre, l’atomizzazione della società e la decadenza dei comportamenti accompagnano e accelerano un altro processo che tende a schiavizzare gli individui: è l’estinzione di ogni tipo di trascendenza. Quest’ultima è, per gli apprendisti stregoni globalisti, un ostacolo al consumismo sfrenato. Infatti, la fede, che dà all’uomo un significato per la sua vita e una prospettiva che va al di là di questa vita terrena, è il miglior antidoto al freddo e disperato materialismo imposto alle coscienze nelle società occidentali.

Quindi, da un fenomeno psicologico che sarebbe troppo lungo da sviluppare qui, gli individui senza fede cercano di riempire il loro vuoto spirituale gettandosi a capofitto in un consumo quasi isterico di cibo troppo ricco, di oggetti e vestiti sempre più spesso inutili o troppo costosi e che saranno fuori moda il mese successivo.

Ancora una volta, l’Islam è il sentiero spirituale che meglio è in grado di risolvere questo problema. Il musulmano che segue semplicemente i principi della sua religione si allontanerà facilmente da questa frenesia consumistica. Il Profeta Maometto, che è un esempio per tutti i musulmani, incarna perfettamente questa moderazione.

E siccome il credente ha ben compreso che la vita di questo mondo è effimera e che è soltanto una prova, concentra piuttosto la sua energia per per raggiungere la perfezione spirituale. E’ più attento alla sua vita interiore che alle apparenze illusorie ed effimere.

Infine, ricordiamo quale potrebbe essere la pietra angolare di questa resistenza islamica al Nuovo Ordine Mondiale: un sistema bancario virtuoso e morale che rifiuta nel modo più assoluto l’usura. Soltanto questo può opporsi al sistema speculativo e usuraio, da cui trae tutta la sua forza il globalismo.

L’Islam si oppone quindi al sistema imperiale e totalitario che cerca di sottomettere tutte le nazioni distruggendo la loro forza e coesione, rappresentate dalla religione e dalla famiglia. È essenziale che i musulmani di tutto il mondo si rendano conto di avere uno strumento formidabile per contrastare e distruggere il Nuovo Ordine Mondiale e che, considerando le aspirazioni e le origini etnico-religiose dei suoi istigatori, può essere considerato satanico.

Quella che si sta svolgendo oggi è una guerra tra il bene e il male.

Facciamo quindi appello ai musulmani affinché resistano alle seducenti ma pericolose sirene del sistema globalista e non credano che quest’ultimo voglia il loro bene.

 

Fonte: http://www.islamweb.net

Link: http://www.islamweb.net/frh/index.php?page=articles&id=176573

Traduzione e sintesi a cura di Alba Giusi

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