Tutte in vacanza le Cassandre?

In questo torrido giugno 2017 sembra che tacciano i cori della denigrazione antimaschile,  quelli secondo i quali la violenza dell’uomo sarebbe una tara culturale da cui nessuno è escluso.

Latitano le narrazioni gender oriented che hanno imperversato negli ultimi anni, per capirci: la mattanza rosa, una donna uccisa ogni due giorni, ogni donna fra 16 e 70 anni ha subito almeno una violenza nella vita, l’orco ha le chiavi di casa, ogni donna è a rischio violenza sul posto di lavoro, in strada, in casa, a scuola, etc.

La donna è vittima per definizione, l’uomo è carnefice per DNA, punto.

L’ha spiegato in sintesi il Re dell’ovvietà antimaschile, Oliviero Toscani.

Risultati immagini per Oliviero Toscani carnefice e vittima immagini

Fonte foto: Adiantum (da Google)

La violenza a ruoli invertiti non esiste, e se esiste è legittimata. Non si deve ammettere che possano esistere anche donne violente, e quando non è possibile negare l’evidenza salta fuori che in fondo fanno bene perché dopo tanto subire qualche uomo ammazzato non guasta.

Non è uno scherzo, sui social la violenza femminile viene applaudita, incoraggiata, addirittura esaltata.

I media, bovinamente asserviti all’ideologia di genere, accendono prontamente i riflettori su ogni vittima femminile di violenza e stalking,  ma sono costantemente distratti quando la vittima è un uomo.

Ovvio, logica conseguenza di uno strisciante diktat istituzionale, da Grasso alla Boldrini, da Mattarella (e prima ancora Napolitano) alla Fedeli si celebra la vittima dell’acido  Lucia Annibali e si snobba la vittima dell’acido William Pezzulo, anche se William ha riportato danni enormemente più gravi di Lucia.

Perché notiamo l’assordante silenzio di giugno?

Perché in questo mese la controinformazione, quella cioè non piegata al vento prevalente, registra diversi casi che – a ruoli invertiti – avrebbero saturato le pagine dei giornali, i palinsesti televisivi, il dibattito politico.

Giugno si chiude con una notizia allo stesso tempo drammatica e curiosa

Picchia il marito da anni, allontanata

Ma le strutture protezione, pensate per donne, non accolgono l’uomo

 

Redazione ANSA – GENOVA

30 giugno 2017   17:05

Per anni ha subito botte e insulti tanto da finire almeno due volte in ospedale con mascella e denti rotti. Vittima un uomo la cui moglie ha picchiato e umiliato per anni, anche davanti alla figlia di 7 anni, e che per questo è stata allontanata da casa. (…)

La vittima maschile non può contare su alcuna forma di accoglienza poiché, come scriviamo da anni, tutto il welfare è pensato, strutturato e finanziato esclusivamente in funzione del genere femminile. Perché prevedere un minimo di supporto anche alle vittime maschili, se le vittime maschili non esistono?

Comunque la cronaca di giugno non si ferma a percosse, lesioni, maltrattamenti e violenza assistita, registra anche casi estremamente più gravi.

 

Ferrara, 04 giugno 2017 – Uccide il compagno a coltellate, arrestata

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/06/04/uccide-compagno-a-coltellate-arrestata_b1fb4a98-c51f-4f4c-ac05-5c16cb3b6e62.html

 

RAGUSA, 14 giugno 2017 – Maltrattamenti in asilo, maestre a giudizio

http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2017/06/14/maltrattamenti-asilo-maestre-a-giudizio_eece3fc2-ef72-47b8-a1a0-63d6a980b462.html

 

Nuoro, 16 giugno 2017 – Attende di vedere figli, aggredito e pestato a sangue padre separato in lotta giudiziaria con la moglie

http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/06/16/attende-di-vedere-figlipestato-a-sangue_60a4ccd0-e91f-4ee4-a6cc-ac75fb8dd5ed.html

 

Torino, 19 giugno 2017 – abbandona la figlia ed evade dal carcere, ha ucciso un motociclista

http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/06/19/news/torino_abbandona_la_figlia_ed_evade_dal_carcere_aveva_ucciso_un_motociclista_in_un_inversione_a_u-168551018/

 

Modena, 23 giugno 2017 – Uccide a coltellate il compagno, lo evira e chiama la polizia

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/06/23/uccide-a-coltellate-compagno-e-chiama-ps_cae05efe-cf64-4146-ae45-ab52843b98b0.html

 

Genova, 23 giugno 2017  – Uccide a coltellate il fidanzato, arrestata

http://www.ansa.it/liguria/notizie/2017/06/22/uccide-a-coltellate-fidanzato-arrestata_f6255790-d331-464f-bb5f-488c3781a224.html

 

Londra, 28 giugno 2017 – Italiano ucciso a Londra: arrestata una donna

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/06/29/italiano-ucciso-a-londra-giovane-accusata-di-omicidio_05f1b46f-5cc7-4b10-b1c4-a2275b0c5888.html

 

Isernia, 28 giugno 2017 – Omicidio con soda caustica, arrestata infermiera

http://www.ansa.it/molise/notizie/2017/06/28/ucciso-in-ospedale-arrestata-infermiera_526d232f-0611-40a2-875a-b32e9b6ca87f.html

 

così, tanto per citare alcuni dei casi che chi studia il fenomeno della violenza a 360°, quindi anche femminile, riesce a scovare online.

Perché la stranezza di fondo è questa: le vittime maschili te le devi andare a cercare con meticolosità, non hanno mai la stessa eco delle vittime femminili.

I lanci ANSA ci sono, perché non vengono ripresi da Repubblica, Corsera, La Stampa e poi da TG Uno, TG 5, TG La7 e tutti i network nazionali?

Perché le notizie con vittime maschili sono non-notizie?

Ho archiviato 2141 google alert (duemilacentoquarantuno) sul processo che a Rimini vede come parte  lesa Gessica Notaro, la donna sfregiata dall’ex Edson Tavares.

In assenza di femminicidi, stupri e violenze del branco, qualcosa contro il maschile bisognava pur trovare.

Ma nessuno spazio sulle testate nazionali a cinque uomini uccisi da donne, una donna che ha ammazzato la madre, qualche infanticidio, e poi pestaggi, evasioni, stalking (parecchi) e gli immancabili maltrattamenti ai bambini dell’asilo.

Meglio non scrivere niente, è estate, fa caldo, tutti in spiaggia

Con la testa sotto la sabbia.

 

P.s.

C’è un altro caso che merita attenzione, se non altro per monitorarne gli sviluppi.

 

Bergamo, 20/6/2017

Donna investe e uccide il suo stalker

Lei: «Mi ha ferita col coltello», ma la sua versione presenta qualche zona d’ombra

Redazione – Mar, 20/06/2017 – 06:00

Nino Materi

Ieri mattina erano da poco passate le 8, quando l’asfalto si è macchiato di sangue in via Roma, nel parcheggio davanti all’ingresso della biblioteca di Villongo (Bergamo), comune al confine con la provincia bresciana.

Per l’intera giornata su tutti i siti, la notizia è apparsa col medesimo titolo: «Stalker albanese l’accoltella, lei lo investe con l’auto uccidendolo». E giù una valanga di post del tipo: «Brava!», «Hai fatto bene», «È quello che si meritava».

Un coro di sdegno comprensibile, se le cose fossero andate esattamente così. Ma c’è un «se».

Tra le persone che hanno subito soccorso la donna, c’è infatti chi ha notato particolari che gettano qualche ombra sulla ricostruzione «ufficiale»: «Il braccio era fasciato, forse si trattava di una vecchia ferita… E poi non è stato trovato nessun coltello…». Quindi, come sono andate davvero le cose? Al momento l’unico riscontro è la versione rilasciata dalla donna, 44 anni, impiegata comunale, che si trova ricoverata in ospedale sotto choc. (…)

http://www.ilgiornale.it/news/politica/donna-investe-e-uccide-suo-stalker-1411043.html

 

in ogni caso si tratta del sesto uomo ucciso a giugno da una donna, resta da capire se si tratta di omicidio preterintenzionale o volontario.

 

di Fabio Nestola

Fonte: linterferenza.info

Titolo originale: Giugno violento…

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