Oggi è Pasqua, un’importante festività cristiana. Ma non è segnata sul calendario che mi è stato fornito con il computer portatile Apple. Oggi è anche il giorno del Pesce d’Aprile, e questo sì è indicato sul calendario fornito dalla Apple. Per i programmatori di Apple, il Pesce d’Aprile è più importante di Pasqua.
Com’è possibile che un’azienda americana, la Apple, possa ricordarsi di segnare sul calendario Cinco de Mayo (5 maggio), una festa messicana in cui si commemora la vittoria ottenuta nel 1862 dall’esercito messicano sui francesi nella battaglia di Puebla, ma non il giorno di Pasqua?
Hanukkah il 13 dicembre, ma non Pasqua?
Kwanzaa il 26 dicembre, ma non Pasqua?
Groundhog Day il 2 febbraio, ma non Pasqua?
Il giorno di San Patrizio il 17 marzo, ma non Pasqua?
Il Giorno della Terra il 22 aprile, ma non Pasqua?
Il primo giorno della Festa Islamica del Ramadan il 15 maggio, ma non Pasqua?
Il giorno di Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan, il 15-17 giugno, ma non Pasqua?
Eid al-Adha, la Festa dei Sacrifici Musulmani, il 20 agosto, ma non Pasqua?
Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, il 10 settembre, ma non Pasqua?
Yom Kippur, festa ebraica il 19 settembre, ma non Pasqua?
Ashura, festività musulmana, il 20 settembre, ma non Pasqua?
Diwali, il Festival delle luci indù, il 7 novembre, ma non Pasqua?
Questo è il modo in cui la nostra cultura viene rubata e i nostri ricordi offuscati. Ai miei tempi le vacanze di primavera erano conosciute come vacanze pasquali. Oggi sono conosciute come Spring Break, un periodo da utilizzare per sbaccanare, bere e fare sesso promiscuo sulle spiagge della Florida.
Gli Stati Uniti furono fondati come una nazione cristiana. Ciò non significava che un cittadino doveva essere per forza cristiano o essere punito o mandato in esilio, se non lo fosse stato. Significava semplicemente che dovevi tenere in considerazione gli altri ed essere in grado di guardarti allo specchio al mattino. Il cristianesimo ha dato alla cultura americana un tono morale. Sì, lo so, c’erano molti ipocriti e vennero fatte molte cose malvagie, ma c’era un criterio per giudicare. Dov’è oggi uno standard per giudicare le distruzioni di Washington, sulla base di menzogne, di interi paesi e milioni di persone nel 21° secolo? Eccezion fatta per una manciata di persone, nessuno critica i massicci crimini di Washington. Anzi, i media americani celebrano i crimini di guerra.
Oggi un americano non può guardarsi allo specchio senza vedere uno che ha derubato persone fiduciose o impotenti. A giudicare dai massacri che gli americani hanno inflitto solo nel 21° secolo ad afghani, iracheni, libici, siriani, pakistani, somali, serbi e, sostenendo Israele e l’Arabia Saudita, a palestinesi e yemeniti, gli americani hanno ormai smesso di considerare gli altri, se non come persone non eccezionali e superflue, che possono essere maltrattate, e tutto questo avviene senza porsi il problema di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Infatti, i “diplomatici” americani dicono agli altri governi “fai come dico o ti bombarderemo fino a riportarti all’età della pietra”.
Non c’è da stupirsi che la seconda più importante celebrazione cristiana, la Pasqua, sia scomparsa dal calendario di Apple Computer e che uno o due atei e una manciata di ebrei siano riusciti a impedire che il Natale fosse più una celebrazione pubblica. Oggi il Natale è stato ridotto a un giorno di spese pazze.
Un paese senza una cultura morale unificante non è più un paese. Eppure stanno spingendo gli Stati Uniti verso una guerra contro la Russia, che è invece un vero paese. Non c’è alcuna possibilità che gli Stati Uniti prevalgano nella guerra che sta arrivando.
di Paul Craig Roberts
Fonte: paulcraigroberts.org
Traduzione: www.altreinfo.org
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