“Il lavaggio del cervello comincia nella culla”. Arthur Koestler
Mi chiedo quanta gente creda veramente alla storia di Assad che gasa il suo popolo. Sarebbe un bel modo per capire quanto sia stato efficace il lavaggio del cervello condotto dai media negli ultimi settant’anni. Qualche anno fa la stragrande maggioranza degli italiani credeva veramente che Gheddafi fosse un mostro. E prima ancora erano convinti che in quella boccettina che Colin Powel agitava davanti all’ONU ci fosse veramente antrace. Per questo Saddam e altri due milioni di iracheni dovevano morire.
Sempre in quel periodo, una certa Madeleine Albright, nata Marie Jana Korbelová, ebrea sionista, Segretario di Stato del governo Clinton, Ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ebbe a dire che la morte di 500 mila bambini iracheni causata dall’embargo e dalle bombe erano soltanto “un prezzo da pagare”.
Quanti italiani ricordano questa frase? Detta poi da una che dice di essere scampata all’olocausto….
Oggi Trump piange per i bambini gasati in Siria. Da chi sono stati gasati? Non ha importanza. Ha fatto distruggere l’aeroporto da cui partono tutti i raid condotti dalla Siria contro l’ISIS. E naturalmente, ci sono stati alcuni effetti collatterali, come sempre: 15 il numero dei morti nell’attacco, 6 soldati della base e 9 civili, tra cui quattro bambini (fonte).
E quanti italiani ricordano il video di Hillary Clinton mentre dice ridendo: “We came, we saw, he died”, commentando la morte di Gheddafi.
Guardate bene l’espressione di Hillary Clinton. Lei si è congratulata con Donald Trump per l’attacco in Siria, dando tutto il suo appoggio. Guardatela bene mentre ride e ditemi se questo è un essere umano.
Il lavaggio del cervello ci impedisce di vedere. E questa è una generazione che l’ha subito sin dalla culla. Non importano le evidenze. Nulla riesce a risvegliare il cervello dal torpore in cui è caduto. Nemmeno le cose più evidenti.
Elena Dorian
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