Tacciono l’epidemia di cancro anale, per continuare a narrare che i gay sono gay. Maurizio Blondet - www.altreinfo.org

Tacciono l’epidemia di cancro anale, per continuare a narrare che i gay sono gay. Maurizio Blondet

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Un altro allarme l’ha appena lanciato l’American Cancer Society: il cancro anale negli omosessuali è 100 volte più frequente che nei normali; è diventato un “problema primario di sanità pubblica”, di natura quasi epidemica per il ritmo travolgente con cui se lo trasmettono nei loro rapporti sessuali, sodomiti magari con HIV o/o papilloma virus che si uniscono al loro modo con “amanti” e “amici” anche sconosciuti nei loro tipici locali, tra sanguinamenti infetti ed altri liquidi fisiologici.. il papilloma virus, e l’HIV, praticamente endemici nell’ambiente, si scoprono essere fattori esplosivi per trasformare la condizione “pre-cancerosa” di mucose anali stressate in cancro conclamato. Il  60 per cento degli infetti muore entro i 5 anni.

Uno studio ad Haiti ha appurato che anche le donne che hanno subito sesso anale sono molto più facilmente soggette a cancro anale di quelle che non lo fanno; ed anche qui l’agente decisivo pare essere il papillomavirus.

Tutto ciò viene soppresso dai media, per non essere ritenuti “discriminatori” e di “anguste vedute. Ma soprattutto per non suscitare la furiosa reazione della lobby LGBTW (F…Q ), che  pretende di salvaguardare la “narrativa” secondo cui la vita del gay è appunto allegra e normale, invece che un  seguito fiostole, ragadi, ascessi, incontinenza anale (ad alcuni piace), di prolassi dello sfintere, infezioni, febbri altissime, antibiotici, HIV, umilianti medicazioni e ricadute….

Di recente Teen Vogue, il celebre giornale di moda nella versione destinata alle adolescenti, ha pubblicato una “guida al sesso anale” per le ragazzine; un invito alle nuove frontiere della trasgressione dove si legge ad esempio:

“Solo perché hai una vagina non significa che l’anale è proibito. Molte proprietarie di vagine amano il giochetto anale. Non hai bisogno di avere una prostata per godere sesso anale. Anche per voi senza prostata, la stimolazione del vostro ano è tuttavia piacevolissima – ricordate tutte quelle terminazioni nervose…”.

https://www.teenvogue.com/story/anal-sex-what-you-need-to-know

In Italia, basta ricordare come i media – e specialmente i periodici femminili – hanno linciato la dottoressa Silvana De Mari, endoscopista che cura i sodomiti da 40 anni ed ha osato dire che essi sono cento volte più colpiti da malattie veneree e cento volte più soggetti a suicidio per depressione: “cattiva maestra” “sessista”, con l’aggravante imperdonabile di essere “cattolica” quindi “piena di pregiudizi”; ed è inquisita dalla procura di Torino, se denuncia dei sodomiti locali (“Torino Pride”) per “istigazione all’odio razziale”.

I veri portatori di chiusura antiscientifica e arretratezza culturale sono oltre ai pro-vax, i media  – tanto più quanto più sono “progressisti” e “illuminati”.

 

di Maurizio Blondet

Fonte: maurizioblondet.it

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