I mostri vanno come meteore, e adesso blockchain in sanità. Tech-Gleba - www.altreinfo.org

I mostri vanno come meteore, e adesso blockchain in sanità. Tech-Gleba

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Non ho fatto a tempo a scrivervi di come i Drones verranno usati per APATICIZZARCI ancor di più (spazzando via nel frattempo valanghe di posti di lavoro) che eccoli, già in strada. La Svizzera li ha già pronti per le consegne grazie alla solita Start up, chiamata Matternet. S’inizierà fra poche settimane con le forniture ospedaliere, poi via via il resto. Useranno i Drones chiamati Quadcopters. E il ronzio nell’orecchio che vi giunge in questo momento dovrebbe essere…

Loro lavorano e pensano 24/4, 7/7, 365/365, coi migliori cervelli del mondo e miliardi di dollari”. E noi che? Di Maio sì o Di Maio no? Ok, good.

Quel Barnard e le sue fantasie pazzoidi su cosa ci aspetta, i Drones al posto del lavoro… eh?

Ma la brutta notizia, e anche qui ‘non si sarà neppure seccato l’inchiostro’ di questo articolo che già da qualche parte sarà avvenuta, non è quella sopra. Sta sotto e riguarda ancora la Salute. (sì lo so che tutti voi siete immortali, toccatevi pure le palle o ferro, dai)

Ricordate l’ormai certo e nascente sistema di pagamenti mondiali chiamato Blockchain, che lavora su un Ledger e di cui vi ho scritto mille volte? Non vi saranno più monete né contante, e tutti i pagamenti al mondo saranno registrati in pila uno dopo l’altro in questa Blockchain, che li verifica all’istante, ma può essere vista da chiunque al mondo abbia il software per farlo.

Vi ricordate i pericoli connessi a questi pagamenti futuri che useranno solo le cosiddette Criptovalute? Il maggiore è proprio la perdita di privacy perché i Servizi dei Paesi ricchi vi entreranno come un coltello nel burro, e sapranno come e dove e quantochiunque al mondo, dal pensionato Sig. Franco alla multinazionale, ha speso, entrando nella sua vita privata, nei suoi affari, nel suo intimo.

Oggi negli USA la Blockchain viene studiata per applicarla, invece che ai pagamenti, ai dati clinici sulla salute dei cittadini e degli ammalati. Al lavoro sono il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e il MIT Media Lab nella stessa città. Ovvio che l’annuncio stampa che il MIT ha dato si sbraccia per rassicurare: “Tecnici e clinici di tutto il mondo vedono nella Blockchain un modo per aver accesso a un numero senza precedenti di dati e cartelle cliniche in modo sicuro, che protegge quei dati dagli hackers, e dà ai pazienti maggior controllo sull’informazione che necessitano”.

Sì, bella cazzata. Ditemi voi, forse un cappero stordito non coglie immediatamente la colossale balla sulla privacy. Scusate, se quest’iperbolico sistema è protettissimo persino dai più feroci hackers del mondo, per non palare di NSA/CIA/NGA, o l’oltre milione di pirati cyber che Putin più o meno controlla in Russia, coma cavolo fa il paziente ad entrarci? Come fa a sapere cosa si sono detti il chirurgo del suo ospedale e i consulenti gastro di altri 25 ospedali sempre sul suo caso? Una password? Ma dai! E’ come dire che il cittadino può proteggere casa sua da un attacco nucleare con un ombrello.

Ma peggio. E’ già scritto e previsto che il medico A non comunicherà al medico B – o a chiunque nel mondo sia necessario – solo i dati clinici di un ammalato, ma anche il suo nome e cognome, e naturalmente, ci rassicura di nuovo il comunicato, vi sarà un “sistema per rendere questo passaggio d’identità personale non-assalibile”, come no. Una Start up chiamata GEM è al lavoro proprio sul passaggio del nome e cognome dell’ammalato, cioè su un ‘identificatore’ che li scoverà nei data base degli ospedali, ma anche fra i dati dei medici del lavoro o fra i dati di chi porta nel corpo pacemakers o un Holter.

Come già detto, è scontato, ma davvero ovvio che le grandi agenzie di spionaggio, se non gente peggiore, riusciranno a entrare in questa BlockchainMedica come e quando gli pare, ma pensate a un’altra cosa.

Se io sono il CEO della più grande casa farmaceutica del mondo, la Pfizer, cioè se io sono Ian Read e so che esiste una BlockchainMedica globale, io esplodo dalla voglia di consultarla… Sarebbe come se un politico, che vuole candidarsi in un partito, potesse sapere in anticipo quale formazione è preferita dalla maggioranza degli elettori del suo Paese. Mi spiego: la futura (perché arriva, arriva…) BlockchainMedica conterrà la mappa perfetta delle malattie prevalenti, dove si accumulano, in che tempi si sviluppano, chi s’ammala di più e di cosa e perché. Tutte queste sono informazioni MAGICHE per un colosso del farmaco.

Significa che uno come Ian Read e la Pfizer, se avessero accesso a quei dati, lavorerebbero praticamente… conoscendo il futuro, come appunto un politico che potesse sapere mesi prima come voteranno i suoi cittadini. Ribadisco: la Pfizer, e gli altri giganti di Big Pharma o della diagnostica come Bracco ecc. lavorerebbero quindi come… chi scrive una schedina del Superenalotto sapendo in anticipo che numeri usciranno. E mi chiedo: davvero non corromperanno nessuno per entrare anche solo in parte nella BlockchainMedica? Nooo! Ma dai…

Chi perse il posto alla RAI per un’inchiesta intitolata “Il maketing del farmaco”? (cioè corruzione a go-go)

Quando, Signora Marta, le chiederanno in ospedale o dal medico di dare l’assenso a una strabiliante novità che inizia per Block… lei li mandi a fare in c… (finisce per ulo). Anche perché con l’avvento della A.I. e dei computer quantistici la stessa strabiliante mole di dati clinici potrà comunque essere disponibile all’istante ai curanti, ma senza nessun nome e cognome appiccicati, e senza che chiunque abbia un certo software possa ficcarci il naso. Ma no. Perché sta BlockchainMedica già la creano con un “sistema per rendere questo passaggio d’identità personale non-assalibile”? THINK.

Non fate figli.

 

di Paolo Barnard

Fonte: paolobarnard.info

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