
Aleppo Media Center è l’hub della propaganda pro-ribelli, fornisce Stati Uniti, Regno Unito, i paesi della NATO, il Qatar, Al Jazeera e molti altri.
Un’altra bambina usata per fine di propaganda è questa, salvata molte volte dai white helmets, forse per penuria di controfigure o per poca fantasia.
Anche in questo, caso la storia è partita per la prima volta dal ‘The Telegraph’, poi a ruota hanno ripreso tutti perché si sa il Telegraph è un giornale serio.

la bambina di sette anni che twitta da Aleppo gli orrori della guerra
“Si prega di smettere di uccidere noi”, ha tweet, “Ho bisogno di pace di diventare un insegnante. Questa guerra sta uccidendo il mio sogno”.
Non sappiamo se Bana esiste ma ciò che è chiaro è che questa storia sia messa su ad arte. Purtroppo quando si tratta di bambini prevale l’emozione ed il sospetto non c’è in molti.
Come primo passo da subito, potremmo vedere insieme il video che segue. Poi mi direte cosa ne pensate… non è mai troppo tardi, come ha detto papa Francesco per pentirsi anche se l’anno della Misericordia è finito…
E auguriamoci che anche Bana trovi presto l’uscita dall’enclave tenuta dai terroristi come ha fatto tutta questa gente che vedete. Sempre che chi ha fatto questi tweet glielo consenta e sempre che Bana sia ad Aleppo veramente.
per capire il senso di questo video non servono ‘induzioni’ e non serve neanche capire l’arabo…ma ai nostri media mainstream non importa nulla e perseverano.
Fonte: vietatoparlare.it