Durante la seconda guerra mondiale negli Stati Uniti vennero pubblicati diversi libri che incitavano all’odio razziale verso i tedeschi. In alcuni di essi si proponeva lo sterminio del popolo tedesco, per castrazione degli uomini e sterilizzazione delle donne. Ne è un esempio il delirante Germany must perish, pubblicato da Theodore Kaufman nel 1941. Quando gli americani iniziarono l’occupazione della Germania nel 1944-45, venne distribuito gratuitamente fra le truppe americane un altro libretto, dall’arrogante titolo What to do with Germany? Cosa farne della Germania? Di Louis Nizer, un avvocato ebreo di New York, presidente di un’associazione assistenziale per immigrati ebrei e molto influente nelle alte sfere del governo degli Stati Uniti.
Ciò che accomuna tutti questi libri, intrisi di razzismo e odio, è il fatto che fossero scritti da ebrei americani, molti dei quali erano di ascendenza tedesca. Non un odio fine a sé stesso, ma un odio che ebbe un’influenza decisiva sulle politiche dell’epoca. Puro odio razziale che contribuì a generare morte e ad allungare i tempi della guerra. Questi sobillatori proponevano una sola via di uscita dalla guerra: la distruzione totale della Germania ed il suo definitivo asservimento. Nessun’altra possibilità.
Il Piano di Nizer per la Germania
Nel suo libro What to do with Germany? Cosa farne della Germania? Louis Nizer proponeva, fra le altre cose, che ogni ufficiale tedesco, dal grado di colonnello in su, fosse portato in tribunale e processato, che il sistema scolastico tedesco fosse messo in mani alleate e che l’industria pesante fosse definitivamente tolta alla Germania, oltre a risarcimenti economici impossibili da pagare. In sostanza, ciò che proponeva Nizer era un sistema schiavistico al quale il popolo tedesco doveva assoggettarsi per il resto della sua esistenza.
Quest’opera razzista non rappresentava soltanto un pezzo di trascurabile propaganda promossa da un insignificante odiatore dei tedeschi ma, secondo il testo sulla quarta di copertina, il Presidente americano Harry Truman ne sarebbe stato profondamente influenzato e raccomandò ad ogni americano di leggerlo.
La distribuzione capillare del libro
Tanta fu l’influenza che Nizer raggiunse in seno al potere americano che il Presidente Roosevelt distribuì il libretto a tutti i membri del suo Gabinetto, mentre il Generale Eisenhower ne fece stampare 100.000 copie e le spedì al fronte. Fece anche scrivere agli ufficiali del suo staff commenti sul libro, accertandosi che tutti ne fossero a conoscenza.
Nonostante il fatto che il libro di Nizer brulicasse di invettive contro la Germania e tutto ciò che era tedesco, questa piccola opera che incitava all’odio razziale fu presa per buona da molti importanti personaggi della politica e del mondo scientifico, sia in ambito militare che mediatico.
Il tema principale di questa e di altre opere propagandistiche era che la Germania avesse giocato un ruolo unico e negativo nella storia del mondo che veniva espresso nella sua filosofia, nella sua politica e nel carattere del suo popolo. Il Nazismo fu proprio una espressione contemporanea dell’inevitabile desiderio tedesco di saccheggiare e schiavizzare altri popoli. Tutti i tedeschi, non solo i nazionalsocialisti, furono definiti come l’incarnazione del male.
Il Piano di Nizer nella storia
L’influenza del Piano Nizer e delle sue considerazioni fu molto ampia e contribuì a innescare quella spirale di odio verso i tedeschi che si concluse con l’applicazione del Piano Morgenthau e di un vero e proprio genocidio, a guerra finita.
Louis Nizer, Theodore Kaufman ed Henry Morgenthau Jr furono tre criminali di guerra, colpevoli della morte di milioni di persone. Nessun tribunale li ha condannati, ma la storia si. La storia vera, non quella raccontata dal potere finanziario.
di Paolo Germani
Fonte: Allied Plans for the Annihilation of the German People. Measures for the Devastation of the Heart of Europe By Claus Nordbruch.
http://codoh.com/library/document/1693
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