Se Hitler avesse usato le armi chimiche a base di gas nervino, avrebbe vinto la guerra. E invece le vietò. Paolo Germani - www.altreinfo.org

Se Hitler avesse usato le armi chimiche a base di gas nervino, avrebbe vinto la guerra. E invece le vietò. Paolo Germani

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Pochi sanno che i tedeschi possedevano un enorme arsenale di armi chimiche basato sul gas nervino che, se utilizzato, avrebbe cambiato l’esito della guerra, rendendo impossibile lo sbarco degli alleati. Ma Hitler ne vietò categoricamente l’utilizzo.

Ma andiamo per ordine.

Nel 1936 presso i laboratori della Bayer e successivamente presso quelli della IG Farben, un giovane chimico tedesco, Gerhard Schrader (25 febbraio 1903 – 10 aprile 1990), iniziò alcune ricerche finalizzate a individuare un nuovo insetticida da utilizzare in agricoltura. Si trattava di una ricerca incentivata dal nazismo in quanto avrebbe permesso di produrre internamente sostanze che fino ad allora venivano acquistate all’estero e comportavano ingenti spese per l’agricoltura.

La scoperta del Tabun, il primo gas nervino

Durante la sintesi di alcuni organofosfati, Shrader ottenne un nuovo composto. In modo del tutto accidentale, come spesso accade nelle nuove invenzioni, una goccia del liquido cadde sul banco del laboratorio ed alcuni ricercatori del suo gruppo di lavoro vennero esposti ai vapori che si originarono. Gli effetti furono drammatici e si resero necessarie settimane di terapie e cure affinché i ricercatori coinvolti nell’incidente potessero riprendersi completamente.

L’obiettivo di ottenere un insetticida era fallito, ma la IG Farben informò il governo tedesco che era stato scoperto un nuovo composto chimico, a cui fu dato il nome di Tabun.

Il governo tedesco entrò così in possesso del micidiale gas nervino.

Rispetto agli altri gas tossici conosciuti all’epoca, ovvero l’iprite e il fosgene, il gas nervino impiegava molto meno tempo per uccidere le vittime. L’industria bellica tedesca utilizzò subito il Tabun, inserendolo nei proiettili dei cannoni in modo che potesse essere immagazzinato in modo sicuro rendendolo nel contempo immediatamente disponibile in caso di guerra.

Se Hitler avesse usato le armi chimiche a base di gas nervino dislocate in Germania avrebbe vinto la guerra. Ma Hitler vietò il loro utilizzo

L’arsenale chimico dei tedeschi

Nel 1938 Gerhard Schrader sintetizzò un altro gas nervino a cui fu dato il nome di Sarin che aveva una tossicità maggiore rispetto al Tabun. Anche in questo caso i militari utilizzarono il nuovo composto per mettere a punto micidiali armi chimiche. A pochi mesi dall’inizio della II Guerra Mondiale l’industria bellica tedesca era in grado di produrre 400 Kg di Tabun al giorno fino a raggiungere nel 1943 la produzione record di 350 tonnellate al mese.

La ricerca dei gas nervini continuò e nel 1943 fu chiamato il chimico Richard Kuhn, già vincitore del Premio Nobel nel 1938 per il suo lavoro sui carotenoidi e le vitamine, per studiare il meccanismo di azione dei gas nervini. Nell’ambito dei suoi studi Kuhn sintetizzò il Soman che aveva effetti letali ancor maggiori del Sarin.

Le armi chimiche erano dislocate in tutti i punti strategici della Germania e potevano essere sparate in qualsiasi momento dai cannoni tedeschi, con effetti devastanti sui nemici, già sin dall’inizio della guerra. Su tutte queste armi venne posto il segreto di stato. E così fu. Gli alleati non vennero a conoscenza del gas nervino e l’arsenale chimico dei tedeschi rimase un segreto fino alla fine della guerra.

Precisiamo, a scanso di equivoci, che gli alleati non conoscevano il gas nervino. I loro arsenali chimici erano basati sui vecchi gas, già usati durante la prima guerra mondiale.

Il missile balistico V2, disponibile nel 1944. Armato con il gas nervino avrebbe potuto distruggere Londra

Il divieto di utilizzo il gas nervino

Incredibilmente, nonostante le risorse finanziarie impiegate e gli sforzi compiuti, Hitler pose il veto all’uso del gas nervino.

Se li avesse usati, magari anche come ultima risorsa, lo sbarco in Normandia sarebbe stato impossibile e la campagna in Russia si sarebbe conclusa velocemente e in modo molto diverso.

Molti sostengono che le ripercussioni politiche di una sconfitta del D-Day per il presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt, il primo ministro britannico Winston Churchill e il comandante in capo Dwight Eisenhower, i tre uomini maggiormente responsabili degli sbarchi in Normandia, sarebbero state devastanti.

Col gas nervino Hitler avrebbe potuto rendere impossibile lo sbarco degli alleati in qualsiasi altro punto dell’Europa.

La seconda guerra mondiale avrebbe preso una piega ben diversa.

Dobbiamo anche dire che la Germania era in possesso dei micidiali V1 e V2, capaci di portare testate chimiche. Questo significa che, volendo, Hitler avrebbe potuto annientare Londra. Tutto sommato, Dresda venne bombardata, completamente distrutta e incenerita utilizzando bombe al fosforo, vietatissime dalle convenzioni internazionali. Quindi Hitler avrebbe potuto distruggere completamente Londra con le bombe chimiche, rendendo pan per focaccia.

Ma gli ordini di Hitler furono chiari e inequivocabili: l’arsenale chimico non doveva essere utilizzato.

Strano dittatore, preferì perdere la guerra, facendosi massacrare, piuttosto che vincerla macchiandosi di un simile reato contro l’umanità. Churchill, Roosevelt e Truman invece non si fecero tanti scrupoli. Dopo il fosforo di Dresda ci furono le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. E come dimenticare i crimini commessi dai soldati di Stalin contro due milioni di donne e bambine tedesche…

Ricordate quella vecchia canzone di De Andrè, La Guerra di Piero?

Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue,
cadere in terra, a coprire il suo sangue.

“E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avra’ per morire,
ma il tempo a me restera’ per vedere,
vedere gli occhi di un uomo che muore”.

E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede, ha paura
ed imbracciata l’artiglieria
non ti ricambia la cortesia.

Hitler, un dittatore davvero strano

Ma ancora più strano è il fatto che la Germania utilizzò l’improbabile e costoso Zyklon B, altamente infiammabile e inefficiente, per uccidere milioni di ebrei e oppositori vari, pur avendo in magazzino migliaia di tonnellate di gas nervino, super efficiente, in grado di seminare morte ovunque, e anche a costi estremamente ridotti.

Quindi, se non abbiamo capito male, Hitler si rifiutò categoricamente di commettere reati contro l’umanità col gas nervino per commetterli con un antipidocchio, lo Zyklon B.

Eh sì, Hitler era una persona strana. Davvero molto strana.

 

di Paolo Germani

Fonte: www.altreinfo.org

NB: si precisa che in nessun caso si vogliono minimizzare i crimini commessi dal nazismo o riabilitare la figura di Adolf Hitler. L’articolo mette in evidenza un fatto storico inconfutabile: il nazismo aveva grande disponibilità di gas nervino e possedeva la tecnologia per utilizzarlo su vasta scala, ma non lo fece su ordine di Hitler in quanto lo considerava un reato contro l’umanità. Ed è ancora più strano il fatto che gli alleati utilizzarono le bombe al fosforo sulle città tedesche e le bombe atomiche sulle città giapponesi, senza aver mai espresso alcun rammarico, nonostante l’immenso danno procurato ai civili. Ricordiamo che ancora oggi in Giappone nascono bambini malformati a causa della radioattività.

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